Marco in pentola

Cosa bolle sul fuoco in cucina?

Marco in pentola

Cosa bolle sul fuoco in cucina?

Silenzio. Parla il grano.

2022-03-16 07:32:32

Il silenzio è il suono del grano che cresce. È la musica che possiamo realizzare in noi anche nel nostro piccolo laboratorio alchemico, quando in cucina trasformiamo ingredienti. Non è importante dotarsi di mille strumenti, ma realizzare il silenzio. Il resto verrà da sé.

La parola silenzio deriva dal latino silere, che indica il suono che produce il grano quando germoglia. Dunque il silenzio è il suono della germinazione, della germinazione delle idee, delle parole, della germinazione di Dio. Dio ha detto una Parola sola, e l'ha detta in eterno silenzio.    (Sono riflessioni di Don Giacomo Braghiroli, citate in Gaetano Oliva "Educazione alla teatralità", pag. 247. NdR: credo si tratti di una falsa etimologia, ma è molto bella. E anche le false etimologie hanno un loro perché, nascono dalla creatività e dalla poesia...)

Silenzio.

Non serve fare tanto rumore, nella casa produttrice del mondo, nello spazio infinito da cui si creano le cose.

Anzi. Il rumore è un disturbo. Non serve riempirsi di grandi tecniche, di grandi strumenti.

Come diceva una vecchia pubblicità, non serve un pennello grande, ma un grande pennello.

E il pennello sei tu, e sei sempre grande.

Tutti noi abbiamo gli strumenti per realizzare una grande cucina, una grande trasformazione della materia. Siamo qui per questo.

Buono per noi, che nel nostro fare percepiamo il “centro”, quello spazio non-spazio da cui tutto proviene. Buono per gli altri esseri, che così possiamo raggiungere, comunicando, con il cibo e le vivande che abbiamo realizzato. Buono per la materia stessa, che attende di essere trasformata, attende di essere condotta nelle pietanze (come ho scritto più volte: in-gredienti. Deriva dal termine latino che significa “camminare verso”, indica la materia che vuole entrare, camminando, nel piatto che realizziamo).

Serve mettersi a disposizione per tutto questo, quindi serve il silenzio.

Il silenzio che parla, che comunica.

Quello del grano che cresce nel campi, quello di un fiore che si apre.

Facciamo in noi silenzio, la vita deve essere osservata scorrere, ma è importante capire quello che vuole la vita in noi.

Non passività ma azione. Azione silente.

Il male è contrastare il destino cercando di trarne vantaggio personale, dimenticando che siamo noi stessi “dono alla vita”. Certo, approfittiamo della sua bellezza, è giusto ed è importante, fondamentale. Ma condividiamo. Non deprediamo soltanto la vita e le risorse per fini egoistici, ma approfittiamo della bellezza, godendone, vivendo in essa, per condividere.

 Così tutto scorre, panta rei, come se fosse un fiume, os potamos. Anche noi. Anche noi lasciamo scorrere la vita nella nostra azione silente.

Cucinare ci può mettere in contatto con la vita che scorre e, nel momento in cui lo facciamo, necessariamente la nostra cucina sarà buona.

La bontà, l'appagamento, non sarà un obiettivo da perseguire, ma sarà la conseguenza naturale della nostra azione, silente, riconoscente e viva.

Come il suono armonioso di un campo di grano. Che sa crescere, fiero e coraggioso, anche sotto la tempesta e i fulmini, perché sa di essere quello che è, espressione e dono.

Buona vita a te che leggi, caro amico o cara amica, e grazie di cuore per seguire questa pagina.

Marco, in pentola.

by Marco Boscarato